CCNL Enti locali: Fp-Cgil e Uil-Fpl si oppongono alla firma del rinnovo

I Sindacati contestano le proposte dell’Aran e si battono per aumenti salariali più consistenti

Le OO.SS. Fp-Cgil e Uil-Fpl si sono dette contrarie alla firma del rinnovo del CCNL Enti locali, dal momento che mancano risorse per dignitosi aumenti contrattuali. È quanto affermato nella nota stampa del 21 gennaio 2025 tramite la quale affermano che le lavoratrici ed i lavoratori del settore percepiscono stipendi molto bassi e le risorse stanziate nelle leggi di bilancio per coprire il triennio 2022/2024 non sono sufficienti. A tal proposito, il Governo ha predisposto un aumento del 5,78%, lontano dall’indice inflattivo al 16,5% che equivale, secondo quanto riportano i sindacati, ad una busta paga, per l’area funzionari ad aumento netto di circa 38,70 euro. Per gli istruttori l’aumento netto è di 42,26 euro; per gli operatori esperti è di circa 37,59 euro netti e per gli operatori di 36,09 euro. Inoltre, i sindacati contestano i tagli operati dalla manovra 2025 pari a 3 miliardi e 700 milioni. Per le OO.SS. la battaglia va avanti finché non si otterranno risultati concreti. 

Controlli su denaro contante: le novità di maggior interesse sul decreto di adeguamento

L’Agenzia delle dogane e dei monopoli analizza il decreto legislativo del 10 dicembre 2024, n. 211, che rappresenta un significativo adeguamento dell’ordinamento nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) n. 2018/1672 del parlamento europeo e del consiglio del 23 ottobre 2018, relativo ai controlli sul denaro contante in entrata nell’unione o in uscita dall’unione (Agenzia delle dogane e dei monopoli, circolare 16 gennaio 2025, n. 1)

Nella Gazzetta Ufficiale n. 1/2025 è stato pubblicato il decreto legislativo n. 211/2024 di adeguamento dell’ordinamento nazionale alla normativa euro-unitaria in materia di controlli sui flussi di contante in entrata nell’Unione e in uscita dall’Unione, di cui al Regolamento (UE) n. 2018/1672 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2018. Il decreto, in vigore a partire dal 17 gennaio 2025, apporta modifiche:

  • al D.Lgs.n. 195/2008, recante «Modifiche ed integrazioni alla normativa valutaria in attuazione del Regolamento (CE) n. 1889/2005», al fine di dare piena attuazione alle disposizioni del Regolamento (UE) n. 2018/1672 e del Regolamento di esecuzione (UE) n. 2021/776, secondo quanto previsto dai criteri di delega di cui all’articolo 15 della legge di delegazione europea 2022-2023;

  • alla Legge 17 gennaio 2000, n. 7 recante «Nuova disciplina del mercato dell’oro, anche in attuazione della direttiva 98/80/CE del Consiglio, del 12 ottobre 1998», ai fini del coordinamento con quanto previsto dal Regolamento (UE) n. 2018/1672, evitando la sovrapposizione di obblighi dichiarativi in materia di oro, precisandone i presupposti, le modalità, i termini e il relativo apparato sanzionatorio in caso di violazione, secondo quanto previsto all’articolo 15, comma 3, lettera b), della legge di delegazione europea 2022-2023.

La novella legislativa estende ai militari della Guardia di Finanza poteri analoghi a quelli dei funzionari doganali, consentendo loro di accertare autonomamente le violazioni, anche negli spazi doganali, e di disporre misure come il trattenimento temporaneo e il sequestro di denaro contante.

Il decreto modifica, inoltre, la definizione di denaro contante ai fini della normativa valutaria, in conformità con la definizione contenuta nell’articolo 1, par. 1, lett. a) del Regolamento (UE) n. 2018/1672, già applicabile alle movimentazioni extra- UE.

Rientrano, pertanto, nel concetto di “denaro contante”:

  • denaro contante: la valuta, gli strumenti negoziabili al portatore, i beni utilizzati come riserve altamente liquide di valore e le carte prepagate;

  • valuta: le banconote e le monete metalliche che sono in circolazione come mezzo di scambio, o che lo sono state e possono ancora essere scambiate, tramite banche e intermediari finanziari o banche centrali, con banconote e monete che sono in circolazione come mezzo di scambio;

  • strumenti negoziabili al portatore: strumenti diversi dalla valuta che autorizzano i loro portatori a esigere il pagamento di una somma di denaro dietro presentazione dello stesso, senza dover provare la propria identità o diritto di disporne. Tali strumenti sono gli assegni turistici (o traveller’s cheque), gli assegni, i vaglia cambiari o ordini di pagamento emessi al portatore, firmati ma privi del nome del beneficiario, girati senza restrizioni, a favore di un beneficiario fittizio, ovvero emessi altrimenti in forma tale che il relativo titolo passi all’atto della consegna;

  • beni utilizzati come riserve altamente liquide di valore: i beni elencati al punto 1 dell’allegato I al Regolamento (UE) n. 2018/1672 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2018;

  • carte prepagate: le carte non nominative elencate al punto 2 dell’allegato I al Regolamento (UE) n. 2018/1672 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2018, che contengono valore in moneta o liquidità o vi danno accesso ovvero che possono essere usate per operazioni di pagamento, per l’acquisto di beni o servizi o per la restituzione di valuta, qualora non collegata a un conto corrente.

In ragione di tale modifiche, la definizione di denaro contante si applica a tutte le movimentazioni di denaro contante intra ed extra unionali.

Viene anche stabilito che il denaro contante, oltre ad essere soggetto agli obblighi dichiarativi per le movimentazioni transfrontaliere di importo pari o superiore a 10.000 euro, debba anche essere messo a disposizione dell’Ufficio dell’Agenzia a fini di controllo.

 

Il D.Lgs. n. 211/2024 prevede, tra l’altro, l’inserimento, nel D.Lgs. n. 195/2008, del nuovo articolo 3-bis, volto a introdurre nell’ordinamento nazionale l’istituto del “Trattenimento temporaneo del denaro contante“.

 

Infine, relativamente al regime sanzionatorio, sono da segnalare numerose novità introdotte dal nuovo decreto, in particolare sugli istituti connessi, quali il sequestro e l’oblazione.

CIRL Formazione Professionale Lombardia: rinnovato il contratto regionale

A partire da febbraio previsto un aumento del ticket a 6,20 euro

Dopo una lunga trattativa il 20 dicembre 2024 è stato siglato da Aef Lombardia, Flc-Cgil Lombardia, Cisl-Scuola Lombardia e Uil Scuola il contratto regionale per il personale della formazione professionale. Il nuovo contratto interviene su diverse materie, apportando modifiche agli aspetti economici e all’organizzazione del lavoro.
Nello scorso mese di marzo le medesime Parti Sociali avevano anticipato il rinnovo con un accordo economico e nel mese di luglio avevano siglato un accordo ponte sull’orario di lavoro. 
Tra le principali novità del nuovo contratto si segnala l’erogazione di 1.000,00 euro una tantum in strumenti welfare, da corrispondere entro il mese di giugno 2025 ed un adeguamento economico dei rimborsi per missione. Inoltre è stato stabilito un aumento del ticket a 6,20 euro a partire da febbraio con la possibilità di contrattare ulteriori aumenti a livello di sede. 
Nel recepire il CCNL, il contratto regionale regola infine la flessibilità a partire dalla 24esima ora di docenza frontale con credito orario di un’ora oltre la 25esima e di due ore dopo la 26esima. 

CCNL Turismo Catene Alberghiere: pubblicate le tabelle retributive con i nuovi importi dal 1° gennaio 2025



Diramate le tabelle retributive per i dipendenti del settore turistico con aumenti distribuiti in 4 tranches


Federturismo Confindustria e Aica insieme alle OO.SS. Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil hanno sottoscritto l’accordo di rinnovo del CCNL Turismo Catene Alberghiere, in data 21 dicembre 2024. Dal punto di vista retributivo, come riporta la circolare diramata da Federturismo Industria in data 16 gennaio 2025, l’accordo prevede un incremento della paga base nazionale conglobata a regime, pari a 200,00 euro mensili per il livello C2, con riproporzionamento percentuale per gli altri livelli. L’incremento verrà erogato in 4 tranches:
85,00 euro da gennaio 2025;
30,00 euro da giugno 2025;
35,00 euro da maggio 2026;
50,00 euro da aprile 2027


Per i soli dipendenti del comparto delle imprese di viaggi e turismo e congressi l’incremento di 200,00 euro mensili verrà erogato con delle tranches differenziate, vale a dire:
70,00 euro da gennaio 2025;
30,00 euro da settembre 2025;
40,00 euro da giugno 2027;
30,00 euro da dicembre 2027


Di seguito, le tabelle retributive con gli importi. 






























































Livello Minimo 1.1.2025 Minimo 1.6.2025 Minimo 1.5.2026 Minimo 1.4.2027
A1 2.337,18 2.379,89 2.429,72 2.500,91
A2 2.164,26 2.203,82 2.249,96 2.315,88
B1 2.016,88 2.053,74 2.096,74 2.158,17
B2 1.843,95 1.877,65 1.916,96 1.973,12
C1 1.739,43 1.771,21 1.808,30 1.861,28
C2 1.641,59 1.671,59 1.706,59 1.756,59
C3 1.540,02 1.568,16 1.601,00 1.647,91
D1 1.481,05 1.508,11 1.539,69 1.584,80
D2 1.368,69 1.393,70 1.422,88 1.464,57

Di seguito, gli importi solo per i dipendenti del comparto delle imprese di viaggio e turismo e congressi








































































Livello Minimo 1.1.2025 Minimo 1.9.2025 Minimo 1.9.2026 Minimo 1.6.2027 Minimo 1.12.2027
A1 2.315,82 2.358,53 2.401,24 2.458,19 2.500,91
A2 2.144,49 2.184,04 2.223,59 2.276,33 2.315,88
B1 1.998,45 2.035,31 2.072,17 2.121,31 2.158,17
B2 1.827,10 1.860,80 1.894,50 1.939,43 1.973,12
C1 1.723,53 1.755,32 1.787,11 1.829,49 1.861,28
C2 1.626,59 1.656,59 1.686,59 1.726,59 1.756,59
C3 1.525,95 1.554,09 1.582,24 1.619,76 1.647,91
D1 1.467,51 1.494,58 1.521,65 1.557,73 1.584,80
D2 1.356,18 1.381,20 1.406,21 1.439,56 1.464,57

Di seguito, gli importi per i dipendenti delle aziende alberghieri minori (alberghi di 1 e 2 stelle, pensioni, locande). 






























































Livello Minimo 1.1.2025 Minimo 1.6.2025  Minimo 1.5.2026 Minimo 1.4.2027 
A1 2.323,27 2.365,72 2.415,26 2.486,02
A2 2.151,62 2.190,94 2.236,81 2.302,35
B1 2.004,24 2.040,86 2.083,60 2.144,64
B2 1.833,21 1.866,71 1.905,80 1.961,64
C1 1.729,93 1.761,55 1.798,43 1.851,12
C2 1.633,36 1.663,21 1.698,04 1.747,79
C3 1.532,42 1.560,42 1.593,09 1.639,77
D1 1.474,08 1.501,01 1.532,44 1.577,34
D2 1.362,36 1.387,26 1.416,31 1.457,80

Di seguito, gli importi per i dipendenti delle agenzie minori


























Area Importo
B1 17,05
B2 16,01
C1 14,46
C2 13,43
C3 12,40
D1 12,14
D2 10,85

 

Investimenti sostenibili delle PMI per la trasformazione tecnologica e digitale

Il Ministero delle imprese e del made in Italy ha adottato il decreto “Investimenti sostenibili 4.0” per supportare la trasformazione tecnologica e digitale, la competitività e la crescita sostenibile delle micro, piccole e medie imprese (Ministero delle imprese e del made in Italy, comunicato 22 gennaio 2025).

Il decreto “Investimenti sostenibili 4.0” rappresenta un’importante iniziativa volta a promuovere la trasformazione tecnologica e digitale delle micro, piccole e medie imprese situate nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.

 

Con una dotazione finanziaria di 300.488.426,61 di euro, il decreto mira a sostenere la competitività e la crescita sostenibile di queste imprese attraverso agevolazioni mirate.

 

Le attività manifatturiere e di servizi alle imprese sono ammesse alle agevolazioni, a condizione che i loro programmi contribuiscano al raggiungimento di obiettivi climatici e ambientali, rendano i processi produttivi più sostenibili e circolari, migliorino la sostenibilità energetica o favoriscano la transizione tecnologica e digitale. Questo attraverso l’impiego di tecnologie abilitanti come l’intelligenza artificiale, la blockchain, l’internet of things e l’industrial internet, il cloud, la cybersecurity, i big data e analytics, le soluzioni di advanced manufacturing, la manifattura additiva, la simulazione e la realtà aumentata.

 

Le spese, che dovranno essere comprese tra i 750mila euro e i 5 milioni di euro, potranno riguardare l’acquisto di macchinari, impianti e nuove attrezzature, opere murarie, programmi informatici, certificazioni ambientali e servizi di consulenza specialistica.

 

Le agevolazioni sono concesse, fino al 75% delle spese ammissibili, nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, senza operare alcuna distinzione in funzione della dimensione d’impresa. 

 

L’accesso alle agevolazioni avviene tramite una procedura valutativa con procedimento a sportello.